lunedì 17 dicembre 2007

ORDINE DEL GIORNO. Servizi a supporto della cura familiare per la permanenza di soggetti deboli nella famiglia.

ORDINE DEL GIORNO.


ORDINE DEL GIORNO COLLEGATO ALLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2008-2010, AL BILANCIO ANNUALE 2008 E AL BILANCIO PLURIENNALE 2008-2010.


(Servizi a supporto della cura familiare per la permanenza di soggetti deboli nella famiglia)

Poiché è indispensabile prevedere una serie di aiuti socio-economici a favore delle famiglie che si prendono cura dei membri socialmente più deboli, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a sostenere le seguenti iniziative, prioritarie ed irrinunciabili:

- prevedere un contributo economico, inferiore alle rette degli istituti, a quelle famiglie che volontariamente preferiscano tenere in casa la persona bisognosa d’assistenza.

Rovereto, lì 14 dicembre 2007

L'ordine del giorno sopra riportato è stato presentato e discusso dallo scrivente in seduta di bilancio 2008.

ORDINE DEL GIORNO: Tempi sociali e tempi per la famiglia.

ORDINE DEL GIORNO N°.36.
ORDINE DEL GIORNO COLLEGATO ALLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2008-2010, AL BILANCIO ANNUALE 2008 E AL BILANCIO PLURIENNALE 2008-2010.


(Tempi sociali e tempi per la famiglia)


La questione dei tempi si articola su due direttrici:
a) compatibilità dei tempi di famiglia, lavoro, servizi (vedi legge 53/2000);
b) gestione del tempo libero;

A tal fine, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a sostenere le seguenti iniziative:

- stanziare un contributo mensile per la permanenza in casa dei figli-neonati, almeno fino ai dodici mesi d’età, alle madri che lo richiedono, per consentire loro di ritardare il rientro al lavoro avvalendosi di tutte le agevolazioni di legge;

Rovereto, lì 14 dicembre 2007

L'ordine del giorno sopra riportato è stato presentato e discusso dallo scrivente in seduta di bilancio 2008.

venerdì 14 dicembre 2007

ORDINE DEL GIORNO. Politiche tariffarie.

ORDINE DEL GIORNO
ORDINE DEL GIORNO COLLEGATO ALLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2008-2010, AL BILANCIO ANNUALE 2008 E AL BILANCIO PLURIENNALE 2008-2010.

(Politiche tariffarie)

A tal fine, poiché sono numerosi i servizi locali per i quali i cittadini sono chiamati a corrispondere una tassa o un canone, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a sostenere le seguenti iniziative prioritarie ed irrinunciabili:

- creare tariffe ad hoc per le famiglie per il pagamento delle tasse sui rifiuti, gas ed acqua o quanto meno applicare le tariffe relative alle "comunità" per i nuclei con più di quattro componenti.
Infatti attualmente le famiglie con figli, consumando necessariamente di più, sono ingiustamente penalizzate dall’aumento più che proporzionale del costo procapite.

Rovereto, lì 14 dicembre 2007

L'ordine del giorno sopra riportato è stato presentato e discusso dallo scrivente in seduta di bilancio 2008.

Ordine del giorno sugli organismi geneticamente modificati.

ORDINE DEL GIORNO
ORDINE DEL GIORNO COLLEGATO ALLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2008-2010, AL BILANCIO ANNUALE 2008 E AL BILANCIO PLURIENNALE 2008-2010.


CONSIDERATO
CHE la Coalizione ITALIAEUROPA – LIBERI DA OGM, costituita dalle Organizzazioni di rappresentanza dell’agricoltura, dell’artigianato, della piccola e media industria, del commercio e della grande distribuzione agroalimentare; dell’ambientalismo e della cooperazione internazionale, ha promosso un Dibattito nazionale, dal 15 settembre al 6 dicembre 2007, al fine del pronunciamento diretto dei cittadini perché l’agroalimentare, il cibo e la sua genuinità siano il cuore dello sviluppo del Paese, fatto di persone e territori, salute e qualità, sostenibile, innovativo e libero da ogm;
CHE l’applicazione del principio di precauzione comporta l’adozione di decisioni cautelative allorquando, in presenza di rischi gravi o irreversibili, non sia ancora possibile stabilire con certezza, sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili, un’esatta relazione tra causa ed effetto;
CHE l’introduzione nell’ambiente di organismi modificati legata, soprattutto, all’utilizzazione in agricoltura di sementi e varietà vegetali connesse a forme di sfruttamento intensivo, facendo largo impiego di mezzi tecnici, quali insetticidi, diserbanti e fitofarmaci in genere, può avere effetti negativi sulla diversità biologica delle forme viventi, per la riduzione della capacità di adottarsi e resistere al processo, graduale e continuo, di evoluzione naturale;
CHE il rapporto del Centro Comune di Ricerche della UE ha evidenziato l’impossibilità di far convivere agricoltura transgenica e agricoltura biologica e convenzionale, affermando che l’agricoltura biologica sarebbe irreversibilmente compromessa dalla contaminazione da OGM e paventando, inoltre, forti rischi di perdita di competitività per l’agricoltura convenzionale;
CHE la presenza sul territorio di coltivazioni transgeniche può comportare il rischio di contaminazione genetica, con conseguente gravissimo danno all’ambiente, alle risorse naturali ed alle coltivazioni convenzionali e biologiche, anche in relazione all’irreversibilità delle ricadute sull’ambiente e sull’ecosistema;
CHE il territorio comunale vanta un variegatissimo e prezioso patrimonio alimentare, caratterizzato da una forte identità territoriale, tradizionale e culturale della produzione agricola e che non si può consentire la perdita di queste ricchezze, a causa dell’ingegnerizzazione dei prodotti tipici e naturali e della commistione di geni di diversa origine, che avrebbero evidenti ripercussioni negative sulla specificità delle nostre coltivazioni e sulla loro distribuzione territoriale;
CHE è indispensabile evitare che un territorio destinato alla produzione di qualità vengano inserite le piante geneticamente modificate, dal momento che la loro interazione ridurrebbe irrimediabilmente il valore della specificità, e che l’identità storica di ciascun prodotto finirebbe con il venir meno, risultando compromesse le vocazioni colturali di alcune aree produttive;
CHE l’attenzione e l’informazione sulla qualità dei prodotti e tracciabilità dei cibi rappresentano il motore dello sviluppo dei sistemi locali e consentono di incrementare la competitività merceologica ed il valore aggiunto in agricoltura;
CHE la riforma della P.A.C. prevede un particolare impegno per il rispetto agro alimentare e per la produzione di alimenti di alta qualità e che pertanto è importante garantire, promuovere e conservare un modello di agricoltura basato sul rispetto dell’ambiente ed in grado di valorizzare le produzioni di origine e tradizionali;
CHE tra i compiti del Comune vi è anche l’attuazione di una politica per la difesa del suolo, la tutela e valorizzazione dell’ambiente e delle risorse naturali e la prevenzione delle calamità;

RITENUTO OPPORTUNO UN IMPEGNO RIVOLTO

- alla tutela del territorio e delle produzioni tipiche dai possibili effetti negativi connessi all’impegno ed alla coltivazione di organismi geneticamente modificati;
- all’attività di informazione e di educazione alimentare;
- al recupero di metodologie, sia agronomiche che di trasformazione, specifiche e tradizionali;
- al rilancio dei prodotti legati al territorio ed all’identità culturale dei luoghi, ottenuti nel rispetto dei parametri dei disciplinari.


PRESO ATTO

- CHE lo stesso Consiglio della Provincia autonoma di Trento ha da poco approvato all’unanimità il disegno di legge del consigliere di Alleanza Nazionale Cristano de Eccher che dispone, quantomeno sino al 2013, il divieto assoluto di introduzione, sull’intero territorio provinciale, di organismi geneticamente modificati in modo tale da salvaguardare congiuntamente la salute pubblica, la biodiversità e gli interessi di un’agricoltura correttamente indirizzata verso quei livelli qualitativi che devono essere rigorosamente mantenuti ed ove possibile ulteriormente migliorati.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA LA GIUNTA

a dichiarare il territorio comunale libero da OGM, nel rispetto del principio di precauzione e nelle more della messa a punto di idonei protocolli di sicurezza che, sulla base degli indirizzi comunitari, disponga la valutazione, su scala locale, dei rischi relativi all’impatto dell’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati e dei rischi relativi all’impatto sui sistemi agrari naturali;
a mettere in atto ogni intervento di competenza dell’amministrazione sul controllo di qualità degli alimenti agricolo-forestali e di allevamento prodotti del territorio;
a realizzare iniziative finalizzate allo sviluppo, alla promozione ed alla valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari del territorio ed alla certificazione delle produzioni locali;
creare un tavolo d’intesa tra produttori, industrie di trasformazione e di distribuzione del settore alimentare al fine di valorizzare i prodotti tipici, tradizionali e a denominazione protetta;
a selezionare tra le aziende fornitrici di pasti e derrate alle mense pubbliche (includendo quindi le mense scolastiche) soltanto quelle che garantiscono il non utilizzo di alimenti contenenti O.G.M. ed a prevedere l’inserimento di una specifica clausola vincolante in tal senso in occasione delle prossime gare d’appalto in ogni mensa pubblica.
ad aderire e sottoscrivere i contenuti del Dibattito nazionale promosso dalla Coalizione ITALIAEUROPA – LIBERI DA OGM che coniuga gli obiettivi economici di sostenibilità del made in Italy agroalimentare con il valore della ricoesione sociale: elementi essenziali di un paese che, insieme, voglia tornare ad essere protagonista in Europa e nel mondo.

Rovereto, lì 14 dicembre 2007

L'ordine del giorno sopra riportato è stato presentato e ritirato dallo scrivente in seduta di bilancio 2008.

ORDINE DEL GIORNO N°.33. Sostegno alla genitorialità: maternità e responsabilità educative.

ORDINE DEL GIORNO N°.33


ORDINE DEL GIORNO COLLEGATO ALLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2008-2010, AL BILANCIO ANNUALE 2008 E AL BILANCIO PLURIENNALE 2008-2010.


Sostegno alla genitorialità: maternità e responsabilità educative.


A tal fine il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a sostenere le seguenti iniziative:

- avviare servizi cosiddetti della "madre di giorno" (Tagesmutter), che consentono di affidare bambini, da 1 a 5 anni, ad un’altra madre, opportunamente formata (e seguita da un operatore sociale professionale), e retribuita dall’Ente locale.

Rovereto, lì 14 dicembre 2007

L'ordine del giorno sopra riportato è stato presentato e discusso dallo scrivente in seduta di bilancio 2008.

Consiglio Comunale del 14 dicembre 2007.

DOMANDA DI ATTUALITÀ “Premio Amico della famiglia 2007” Presentata dal Consigliere D’Antuono (da 0.33’ a 0.37’)
Per ascoltare clicca qui sotto :
http://www.comune.rovereto.tn.it/area_istituzionale_c.jsp?ID_LINK=1204&page=7&area=96

lunedì 10 dicembre 2007

Lettera di nomina a Responsabile Provinciale del Dipartimento "Identità Religiosa ed Associazionismo Cattolico" del Presidente Cristano de Eccher.

Lettera di nomina a
Responsabile Provinciale del Dipartimento "Identità Religiosa ed Associazionismo Cattolico"
da parte del Presidente Cristano de Eccher

Clicca qui sotto per visitare il sito internet:
http://www.antrentino.it/index.php?option=com_content&task=view&id=197&Itemid=0

mercoledì 5 dicembre 2007

martedì 4 dicembre 2007

Da destra applauso agli anarchici.

l'Adige dd. 04/12/2007.

mercoledì 21 novembre 2007

Consiglio Comunale del 21 novembre 2007.

Punti discussi:

Comunicazione del Presidente Rasera in merito alla costituzione del nuovo gruppo consiliare formato dai consiglieri Ciro D’Antuono e Pier Giorgio Plotegher.(da 0.00’ a 0.05’)

INTERROGAZIONE 6.B “Uso e gestione impianti sportivi” Presentata dal Consigliere D’Antuono (da 0.25’ a 0.30’)

INTERROGAZIONE 18.B “Partecipazione processo Audit” Presentata dal Consigliere D’Antuono (da 0.31’ a 0.35’)
Per ascoltare clicca qui sotto :
http://www.comune.rovereto.tn.it/area_istituzionale_c.jsp?ID_LINK=1204&page=12&area=96

sabato 3 novembre 2007

Il gruppo di An siamo noi.

Il gruppo di An siamo noi.
Trentino di sabato 3 novembre 2007.

venerdì 2 novembre 2007

D'Antuono con An? Magari me ne parli.

D'Antuono con An? Magari me ne parli.
Trentino di venerdì 2 novembre 2007

COMMENTO.
Caro Marco Zenatti che cosa c'entri tu con An dal momento che ti sei cancellato ed hai aderito a La destra di Storace? Proprio non capisco!

Non vogliamo D'Antuono con noi.

Non vogliamo D'Antuono con noi.
l'Adige di venerdì 2 novembre 2007

P.S.: Caro Marco Zenatti non ho chiesto di entrare nella Destra di Storace! Pertanto sarebbe più opportuno continuare a dormire piuttosto che fare certe affermazioni senza senso.

giovedì 1 novembre 2007

La maggioranza si riduce: D'Antuono passa in An.

La maggioranza si riduce: D'Antuono passa in An.
Trentino di giovedì 01 novembre 2007.

D'Antuono con An.

D'Antuono con An.
l'Adige di giovedì 01 novembre 2007.

mercoledì 31 ottobre 2007

lettera al Sindaco prof. Guglielmo Valduga...

Caro Guglielmo,
è da due anni e mezzo che chiedo con forza all’interno della maggioranza un’azione che ci contraddistingua rispetto alle amministrazioni passate sul tema a me caro delle politiche familiari.
Non si può solo riconoscere a parole (vedi nostro programma) “La famiglia costituisce l’unità sociale di base delle società moderne; attraverso di essa passano gran parte dei sostegni educativi, sociali e relazionali, si sviluppa la solidarietà intergenerazionale.” e alla fine non fare nulla.
Per quanto riguarda i servizi per l’infanzia l’asilo nido: “L’obiettivo è quello di soddisfare la domanda in continuo aumento, mantenendo nello stesso tempo la qualità del servizio reso… rendere adeguate le strutture esistenti in termini di funzionalità e sicurezza.” Non mi pare che aumentando il rapporto bambino-educatrice si mantenga la qualità del servizio.
Sempre riprendendo il programma: “Il problema più urgente per Rovereto è oggi l’attraversamento viabilistico della città storica, assolutamente inadatto al centro antico. In particolare le strade dirette a Terragnolo e Vallarsa rappresentano un flusso automobilistico non più sopportabile per i quartieri di S. Maria e della zona di Piazza del Podestà. Anche il corso e la piazza Rosmini oggi assumono centralità rispetto sia al flusso turistico che a quello auspicabile del mondo universitario. E’ pertanto prioritario trovare una soluzione alternativa a questo attraversamento”. La soluzione a questo problema non può che essere la realizzazione della famosa strada di gronda o tangenziale est (la stessa cancellata dal PUP), auspicando che nel prossimo P.R.G. venga reintrodotta.
Non si può poi affermare: “Un tale progetto prevede che accanto al MART si sviluppi una facoltà di ingegneria-architettura…, capace di essere motore anche economico per la città, a partire dalla presenza universitaria, e poi di fatto elargire borse di studio alla facoltà di architettura dell’Università di Venezia, ignorando il programma.
Non facendo parte di alcuna commissione comunale, ho sofferto la mancanza di confronto sia interna (fra consiglieri-consiglieri e consiglieri-assessori) che esterna (vedi pareri negativi delle circoscrizioni).
Escluso da questa maggioranza, in particolare dalla componente di sinistra, per ragioni ideologiche, non mi rimane che comunicarTi la mia fuoriuscita da essa ed adesione al gruppo consiliare di Alleanza Nazionale, partito ben strutturato in cui mi ritrovo in particolare su i temi quali la famiglia, i valori di appartenenza nazionale, la bioetica ecc. Desidero ricordarTi come il comportamento degli elettori di Alleanza Nazionale nella sua quasi totalità abbia sostenuto la Tua candidatura nel ballottaggio senza alcuna contropartita.
Resta comunque la possibilità di una collaborazione da parte del gruppo di A.N., soprattutto mirata alla difesa della città e a un riequilibrio di risorse provinciali.
Confermo la mia personale stima nei Tuoi confronti e t’invio cordiali saluti.

sabato 6 ottobre 2007

Interrogazione sulla Conciliazione FAMIGLIA - LAVORO.

INTERROGAZIONE
(conciliazione FAMIGLIA - LAVORO)

Ci sono molti modi per sostenere le famiglie e metterle nelle condizioni di svolgere le funzioni sociali, economiche ed educative che le sono riconosciute (più spesso a parole che non nei fatti concreti) dalla società e dalle istituzioni. Uno di questi è dare risposte concrete al problema della conciliazione dei tempi di vita familiare con i tempi della vita lavorativa, tema che non interessa solo le donne che lavorano (o che vorrebbero lavorare), ma anche i lavoratori maschi, padri e mariti, e che si lega con quello delle pari opportunità. Argomento, quello della conciliazione, sul quale ci sono stati molti inviti a lavorare, in particolare nel 2007, Anno europeo dedicato alle Pari Opportunità, sia nei confronti delle istituzioni che del mondo delle imprese.
Il Trentino, che vuole qualificarsi come “distretto amico della famiglia”, intende investire molto in questa direzione, aprendo le porte di enti pubblici, organizzazioni e imprese private all’ingresso di una nuova politica di gestione del personale orientata, appunto, alla famiglia.
In questo senso va colto il provvedimento approvato oggi dalla Giunta Provinciale, su proposta dell’assessore alle politiche sociali Marta Dalmaso, relativo alla costituzione del Consiglio dell’Audit Famiglia e Lavoro. Importanti le adesioni al processo Audit: oltre alla Provincia Autonoma (Servizio per il Personale), i Comuni di Trento e di Riva del Garda, il Comprensorio della Valle di Non, alcune scuole, la Federazione della Cooperazione trentina, alcune Cooperative Sociali, la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, l’Associazione Artigiani, il Consorzio CEii Trentino, Itea Spa, l’A 22 e imprese private.
L’Audit è uno strumento di management per imprese ed organizzazioni, finalizzato a stimolare politiche di gestione del personale che favoriscano i lavoratori e le lavoratrici nel conciliare i tempi e le esigenze della famiglia con quelli del lavoro. E’ un processo di valutazione sistematica, documentata e obiettiva di tali politiche di gestione del personale, che certifica, sulla base della rispondenza ad un ampio catalogo di criteri, quali provvedimenti e quali offerte favorevoli alla famiglia può predisporre un’impresa.
L’Audit Famiglia e Lavoro, in sostanza, conduce l’impresa in un processo interno attraverso il quale vengono definiti gli obiettivi ed i provvedimenti per una politica occupazionale attenta alle esigenze delle famiglie dei dipendenti. Per fare questo l’impresa o l’organizzazione interessata deve, come primo passo, accertare le misure favorevoli alla conciliazione famiglia e lavoro già in essere e successivamente trovare, con il supporto di un “auditore” e sulla base di un catalogo di criteri differenziato, le aree migliorabili. Vengono successivamente definiti obiettivi e strategie personalizzate per le esigenze dell’impresa e per l’attuazione di misure concrete.
Nel processo di Audit tali obiettivi e provvedimenti vengono calibrati alla realtà specifica di ogni singola azienda. Annualmente, per una durata massima di tre anni, verranno effettuate delle verifiche sull’andamento dell’applicazione dell’Audit e, se gli obiettivi fissati dall’impresa sono stati raggiunti e mantenuti con esito positivo, al termine del triennio verrà rilasciato all’azienda il certificato finale Audit Famiglia e Lavoro. Si tratta quindi di un processo di miglioramento continuo che si sviluppa in cicli triennali.
L’adozione dell’Audit famiglia e lavoro tende ad apportare molti vantaggi:
· per il datore di lavoro, pubblico e privato, in termini di maggiore produttività dei dipendenti, riduzione del turn over, riduzione delle assenze dal lavoro, miglioramento dell’immagine, maggiore concorrenzialità;
· per i lavoratori, in termini di maggiore soddisfazione e motivazione, di arricchimento professionale, di possibilità di retribuzione aggiuntiva;
· per la famiglia, in termini di maggior tempo per le relazioni familiari e di miglioramento della qualità della vita;
· per la società, in termini di riduzione dei costi sociali ed in funzione di un ruolo più attivo delle famiglie.
Con la richiesta alla Fondazione tedesca Hertie della licenza d’uso del marchio Audit Famiglia e Lavoro, la Provincia Autonoma di Trento, oltre che ente promotore del progetto per il Trentino, ne diventa l’organismo referente per l’implementazione e la gestione. Sarà, insomma, l’ente licenziatario del marchio che provvederà alla consegna formale dei certificati base e finali.
Primo passo è appunto la costituzione del Consiglio dell’Audit, organismo dedicato alla tutela della qualità del processo di certificazione. Il Consiglio, rappresentativo di enti, istituzioni e organizzazioni di vari gruppi di interesse, tra cui esponenti del mondo imprenditoriale, accademico, economico, sindacale, istituzionale e delle associazioni familiari, avrà il compito di adattare gli strumenti dell’European Work & Family Audit alle specificità territoriali, definendo le Linee Guida locali; valuterà inoltre l’applicazione del processo e la documentazione degli auditori relativa agli sviluppi dei programmi delle aziende per l’ottenimento del certificato, esaminando le condizioni per il rilascio dello stesso.
Il Consiglio dell’Audit Famiglia e Lavoro costituito oggi dalla Giunta è composto da Luciano Malfer, dirigente del Servizio Politiche sociali della Provincia (presidente), Lucia Trettel in rappresentanza dell’Assessorato alle pari opportunità, la sindacalista Claudia Loro in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil, Roberta Arcaini del Forum trentino delle Associazioni familiari, Mariangela Franch e Barbara Poggio in rappresentanza dell’Università degli Studi di Trento, Clara Pedrelli in rappresentanza del coordinamento imprenditori trentini, mentre le funzioni di segreteria sono affidate a Lucia Claus del Servizio politiche sociali e abitative.
Oltre al Servizio per il personale della Provincia, hanno già dato adesione formale all’Audit i Comuni di Trento (limitatamente al comparto biblioteche) e di Riva del Garda, il Comprensorio della Valle di Non, il Liceo classico “G. Prati”, gli Istituti comprensivi di Levico Terme e di Mezzolombardo, l’Istituto professionale “Veronesi” di Rovereto, la Federazione della Cooperazione trentina, la Cooperativa sociale Progetto 92, la Cooperativa sociale SAD, la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, l’Associazione Artigiani, il Consorzio CEii Trentino, Itea Spa, Autostrada del Brennero SpA, le ditte Glacier Vandervell Italy e GPI.
Interesse a partecipare al processo Audit è stato manifestato anche dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari.
Il sottoscritto D’Antuono Ciro, Consigliere del gruppo Valduga per Rovereto, interroga il Sindaco e l’Assessore competente se è intenzione di codesta amministrazione partecipare al processo Audit.
Si richiede risposta scritta.

Rovereto, lì 6 ottobre 2007.

Risposta del Sindaco Guglielmo Valduga sulla richiesta di partecipazione al processo Audit Famiglia e Lavoro.
Rovereto, 16 novembre 2007.

mercoledì 29 agosto 2007

INTERROGAZIONE sulle tariffe Sport

INTERROGAZIONE
(tariffe Sport)


Il 15 settembre scade il termine per presentare all’Ufficio Sport del Comune di Rovereto le domande di contributo per l’attività e le manifestazioni programmate da tutte le società sportive operanti nel territorio comunale per la prossima stagione sportiva 2008 o 2007-08.
Il “Piano di interventi in materia di politiche familiari” aggiornato al 14/03/2007 ha introdotto al punto:
3.6. Politiche tariffarie – sistema servizi sportivi che recita:
L’Ufficio Attività Sportive, nell’ottica della promozione di una politica familiare equitativa e in particolare di una partecipazione sempre più diffusa dei minori alle attività sportive, intende incentivare nelle associazioni sportive - attraverso strumenti specifici e per gli ambiti di propria competenza e con il coinvolgimento del CONI, degli enti di promozione sportiva e delle federazioni sportive – una sensibilità attenta alle esigenze della famiglia per quanto riguarda le tariffe che vengono richieste per la frequenza alle attività sportive proposte sul territorio.

Si ritiene infine opportuno integrare i criteri di assegnazione finanziamenti alle società sportive con elementi che prevedano l’introduzione di un sistema tariffario articolato sulla base di bisogni vari (iscrizione di più fratelli alle medesime attività sportive, ...) e la frequenza periodica degli operatori sportivi a corsi di formazione/aggiornamento su tematiche di pertinenza.

A tal fine il sottoscritto D’Antuono Ciro, Consigliere del gruppo Valduga per Rovereto, interroga l’assessore Christian Sala ed i componenti della commissione comunale e consultiva per l’uso e la gestione impianti sportivi se sono stati aggiornati i criteri comunali recependo la suddetta indicazione.
Qualora non fossero stati aggiornati chiede se è intenzione di codesta amministrazione recepire le suddette indicazioni.
Inoltre, chiede se è possibile pubblicizzare a tutte le società sportive quanto sopra citato.
Si richiede risposta scritta.
Rovereto, lì 29/08/2007

Risposta dell'Assessore Cristian Sala all'interrogazione sopradescrittta sui Criteri di finanziamento alle società sportive.
dd. 20/11/2007.

martedì 24 luglio 2007

Le politiche familiari a livello Comunale.

MOZIONE
(Le politiche familiari a livello Comunale)


Le politiche Provinciali non possono da sole essere esaustive rispetto ai bisogni sempre più diversificati delle famiglie.
L’Ente locale appare sempre più come un luogo strategico per “reinventare” nuove politiche pubbliche, perché sempre più molte competenze sono trasferite dal centro alla periferia; pertanto è fondamentale il ruolo delle amministrazioni locali, in dialogo con le espressioni della società civile, per elaborare politiche che colgano adeguatamente la diversificazione dei bisogni familiari, soprattutto in funzione del ciclo di vita della famiglia.

Tutto ciò premesso il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a seguire i seguenti criteri direttivi generali per corrette politiche familiari e quindi per far decollare una vera politica per la famiglia:

1) Le politiche familiari non sono politiche di lotta alla povertà, pertanto, almeno come tendenza, non possono essere legate al reddito e non devono avere come scopo la ridistribuzione del reddito: esse sono per definizione universalistiche proprio perché ogni famiglia è un bene comune.

2) Le politiche familiari devono in ogni occasione e ad ogni livello essere applicate in chiave sussidiaria e non assistenziale. La solidarietà è fine dell’azione politica ma non può mai essere disgiunta dalla sussidiarietà. Le politiche familiari non possono essere declinate in chiave individualistica, bensì devono sempre considerare la famiglia in quanto tale, tenendo conto dei carichi familiari. Bisogna intervenire per ridurre strutturalmente le sperequazioni.

3) Le politiche familiari non devono essere indirette, bensì dirette: non una politica del lavoro, della casa, della sanità intesa in modo generico ma una politica della casa per la famiglia, del lavoro per la famiglia, della sanità per la famiglia.

4) Le politiche familiari non riguardano i singoli soggetti deboli della famiglia ma prendono in considerazione il nucleo familiare per se stesso e agendo di conseguenza perché esso non sia penalizzato, ma anzi sia oggetto di politiche eque e giuste. Per esempio, la Legge 28 agosto 1997, n. 285 relativa alla promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza, ha lasciato sullo sfondo la famiglia, intesa come nucleo, e l’associazionismo familiare, mentre ogni bambino va sempre considerato in rapporto alla sua famiglia, sia che essa sia presente, sia che manchi.

5) Le politiche familiari non riguardano solo il walfare - come l’assistenza, la cura dei soggetti deboli o i servizi – bensì gli sgravi fiscali, la scuola, la bioetica, il lavoro, i mass media, ecc. Molte Leggi e molti interventi delle Istituzioni devono essere considerati “politica familiare” in quanto impattano positivamente o negativamente sulla famiglia.

6) Le politiche familiari per definizione devono riconoscere l’importanza della democrazia associativa, in altre parole devono riconoscere che la società civile nelle sue funzioni è creatrice di benessere. “Democrazia associativa” significa che le associazioni familiari sono un nodo cruciale per avviare politiche familiari serie a tutela delle famiglie. Le associazioni familiari non sono volontariato, ma una realtà pro-fessionalmente seria, che si pone come interlocutore delle istituzioni, per dare voce alle famiglie e per essere cerniera tra individuo, mercato e Stato.


Rovereto, lì 24/07/2007

mercoledì 11 luglio 2007

Valduga e il ricatto socialista

L'Adige 11/07/2007

Il Sindaco non placa D'Antuono.

Trentino 11/07/2007.

sabato 30 giugno 2007

Un asilo che fa... acqua.

Un asilo che fa... acqua.
l'Adige dd. 30/06/2007.

venerdì 11 maggio 2007

Asilo nido, ecco i bambini ammessi.


Ecco cosa accadeva prima che presentassi l'emendamento al nuovo Regolamento per gli Asili Nido.
In sostanza fratelli in strutture diverse!

martedì 8 maggio 2007

domenica 6 maggio 2007

sabato 5 maggio 2007

venerdì 4 maggio 2007

Torna Luscia e lancia l'Udc dei giovani.




Torna Luscia e lancia l'Udc dei giovani.
l'Adige, dd. 04-05-2007

domenica 22 aprile 2007

D'Antuono, identikit di un candidato.



D'Antuono, identikit di un candidato
l'Adige dd. 22-04-2007

venerdì 20 aprile 2007

No ad un sindaco al posto di Amadori.


No ad un sindaco al posto di Amadori
l'Adige dd. 20/04/2007

mercoledì 10 gennaio 2007